Il concerto dell'Associazione Olga Collice al cinema Italia di Cosenza
Le dolci melodie dei Corepolis

COSENZA - Dolci melodie, ritmi entusiasmanti e strumenti dal timbro misterioso, sono stati gli elementi fondamentali del concerto dei "Corepolis" , gruppo popolare ospite dell'Associazione Culturale "Olga Collice" martedì scorso presso il teatro "Italia" di Cosenza.
La musica popolare nasce fra la gente comune e appartiene a quel complesso di tradizioni che prende il nome di folclore. La musica popolare non è tipica di una data epoca, ma interessa tutta la storia e i "Corepolis" , originari di Caserta, hanno eseguito un programma basandosi esclusivamente sulle tradizioni della loro terra, proponendo un excursus storico-musicale con melodie antiche del 1500 fino ai nostri giorni in cui la musica di ispirazione popolare sta riconquistando l'attenzione di artisti e pubblico. Il loro "viaggio musicale" è stato molto interessante e ben articolato, con esecuzioni fedeli all'originale e con esplorazioni sonore fantasiose, ma sempre molto ricche di pathos.
Il gruppo, formato da sette bravi musicisti, ha mostrato di possedere una spiccata creatività, utilizzando risorse e mezzi strumentali a disposizione della cultura ufficiale come flauti, chitarra classica e batteria acustica, unitamente agli strumenti tipici della cultura popolare ( tammorra, mandoloncello, mandolino, ecc.).
Il programma della serata ­ più di venti brani- ha spaziato ampiamente tra i diversi generi e stili della musica casertana: dalle tarantelle più ritmate alle melodie dolcissime, dai canti narrativi a brani prettamente strumentali dove la musica si assapora nella sua vera essenza .
Molti sono stati i canti lirici caratterizzati dalla particolare importanza del testo che ha la funzione di esprimere emozioni o narrare avvenimenti e, la parte vocale, è stata affidata alla graziosa e giovane Doralisa Barletta, dotata di grande versatilità e di forte temperamento artistico, ottima interprete in grado di volteggiare con disinvoltura sul palcoscenico nei ritmi sfrenati della tarantella e di toccare le corde più profonde dell'animo con dolci melodie e canti malinconici.
Il concerto dei "Corepolis" ha indubbiamente arricchito ogni singolo spettatore calandolo in un'atmosfera dal sapore antico e facendogli gustare quelle musiche e quei suoni che sono patrimonio comune delle culture e dei popoli del mediterraneo, musiche dall'inconfondibile fascino.
La presenza scenica del gruppo è stata quasi calamitante per gli spettatori; la varietà degli strumenti, la "pulizia" dei suoni e il perfetto sincronismo tra gli elementi, hanno messo in evidenza la loro bravura e la straordinaria intesa che li unisce, rivelando un lavoro attento e accurato.
La riscoperta della musica popolare è intesa come una risposta alla musica colta o consumistica, è una tendenza in cui confluiscono spesso musicisti impegnati in vari tipi di musica "alternativa", dall'avanguardia al jazz.

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